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Tosi Giacomo 5B 2015 2016

Tosi Giacomo

 

Classe: 5^B Settore Tecnico

Indirizzo Meccanica e Meccatronica

Specializzazione Meccatronica

 

 

 

 

LA MANUTENZIONE ORDINARIA DELL’ARMAMENTO

FERROVIARIO E MACCHINE OPERATRICI:

- RINCALZATRICE FERROVIARIA
- PROFILATRICE FERROVIARIA

 

01 presentazione

 

 

INTRODUZIONE

la manutenzione ordinaria dell’armamento ferroviario serve per garantire il corretto transito dei treni lungo i binari correggendo due tipi diversi di errori dovuti al cedimento della massicciata su cui è adagiato il binario. La manutenzione è quindi mirata al riposizionamento del binario alla sua posizione corretta, basandosi su due diversi caratteri geometrici:

 

-L’ALLINEAMENTO è l’operazione che fa assumere al binario il corretto tracciato (andamento planimetrico). Esso consiste nell’allineare le rotaie nei rettifili e nel dare loro l’esatta configurazione nei raccordi parabolici e nelle curve circolari. L’allineamento è rilevato servendosi di veicoli speciali dotati di attrezzature e sistemi di rilevamento. Deve essere misurato per entrambe le rotaie.

 

-LIVELLAMENTO è l’operazione che fa assumere al binario il corretto tracciato altimetrico. Esso consiste nel livellare il binario, cioè fare assumere alle livellette a pendenza costante che si sviluppano longitudinalmente secondo la direzione delle rotaie, l’esatta configurazione altimetrica, tanto longitudinale quanto trasversale. L’operazione di livellamento prende come riferimento due punti che siano in posizione sicuramente corretta e da essi viene modellata la posizione del binario nello spazio.

 

02 presentazione

 

 

 

LE MACCHINE UTILIZZATE PER LA MANUTENZIONE
L’operazione di manutenzione viene eseguita quando si interrompe il transito ordinario dei treni, il convoglio
è composto da due diverse macchine:

 

-LA RINCALZATRICE FERROVIARIA: macchina usata per il riposizionamento del binario al livello corretto e restituendogli
il corretto allineamento con i dati ferroviari teorici. Per compiere tali operazioni è dotata di una
pinza che agganciando la rotaia la può riposizionare alla posizione voluta e di un gruppo forza che agendo
sulla massicciata di pietrisco, ad ogni traversina, gli fornisce la struttura per sostenere il binario nella posizione
corretta. Gli interventi eseguiti dalla macchina vengono eseguiti da un sistema oleodinamico gestito
da una serie di sistemi di visione ottici ad anello chiuso che confrontano continuamente la posizione reale del
binario con quella richiesta per il corretto transito dei treni.

 

03 B66 UC mono

 

Sono macchine pesanti che dispongono di un motore che può erogare una potenza che varia dai 350/440KW, un convoglio, se dotata di rimorchio, può arrivare a pesare anche 85 tonnellate. La macchina dispone di due serbatoi: uno per il carburante che può essere anche di 2000 litri per garantire l’autonomia della macchina durante la trasferta; un serbatoio per l’olio idraulico del circuito che può contenere 850 litri. Il sistema idraulico altre al gruppo forza controlla la trasmissione della macchina: disponendo di un cambio marcia idraulico e dei freni, sia di stazionamento che del freno da linea. Un discorso diverso va affrontato riguardo la velocità: la velocità di trasferta è di massimo 100 Km/h, men¬tre le prestazioni di lavoro vengono espresse in m/h, il rendimento è influenzato dal numero teste, che dispone la macchina: ogni testa tratta una traversina singolarmente, questo significa che una macchina che dispone di 2 teste può velocizzare il lavoro perché dimezza gli interventi.

 

04 doppia

 In immagine: macchina con doppia testa: tratta due traversine alla volta a (32 martelli) (Matisa unità D)

 

 

 

05 deviata di uno scambio

In immagine: dimostrazione dello spostamento laterale per la rincalzatura della deviata di uno scambio

 

 

 

 

 06 pinza combinata

 In immagine: i rulli che agganciano la rotaia per il suo spostamento in posizione corretta

 

 

 

Link per la vedere il veicolo reale al lavoro:

https://www.youtube.com/watch?v=XC0mY7O9pEQ

(B 66 UC MATISA / Destia-MVH) – MATISA Matèriel Industriel S.A.

 

 

-LA PROFILATRICE FERROVIARIA: macchina usata per la distribuzione del pietrisco, se la massicciata ne è sguarnita, utilizzando una propria tramoggia collegata ad una serie di canali di scolo per la gestione mirata della distribuzione del pietrisco necessario per la successiva rincalzatura. Un’altra funzione svolta dalla profilatrice ferroviaria è, dopo la rincalzatura, la redistribuzione del pietrisco lungo il sito di intervento con l’ausilio di una serie di vomeri, uno centrale e due laterali, che spingono e direzionano il pietrisco in eccesso nella posizione più appropriata lungo la linea ferroviaria.

 

07 profilatrice

In immagine: La profilatrice mentre si occupa della distribuzione del pietrisco lungo la linea ferroviaria

 

 

 

Link per la vedere il veicolo reale al lavoro:

https://www.youtube.com/watch?v=SGwSC6P5GaQ

(R 21 MATISA / J. HUBERT) - MATISA Matèriel Industriel S.A.

 

 

 

CICLO DI LAVORO
-Individuazione della posizione del livello longitudinale e trasversale del binario: la macchina (rincalzatrice) percorre il tratto interessato dalla manutenzione e rileva la reale posizione del binario nello spazio che l’ausilio dei sistemi di visione del binario che ne definisce l’andamento altimetrico e planimetrico.

 

-Sollevamento e sostegno del binario in posizione corretta: la rincalzatrice come primo intervento posizione il binario nella posizione corretta indicata dalla precedente misura (Livellamento). Durante la fase di sollevamento può anche essere richiesto l’intervento della profilatrice che compensa la possibile mancanza di pietrisco nella massicciata.

 

-Rincalzatura di tutti gli appoggi: la rincalzatrice successivamente rettifica il lavoro precedentemente eseguito rincalzando ogni traversina per eliminare ogni possibile cavità del pietrisco e riequilibrandone la struttura e uniformandola.

 

-Allineamento del binario: solamente quando la rincalzatrice ha effettuato la necessaria manutenzione alla massicciata si può occupare nel restituire al binario il suo tracciato planimetrico iniziale.

 

 

 

MODELLINO DI TRENO PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DEL ARMAMENTO FERROVIARIO

Il modellino è una rappresentazione in scala 1:450 di un convoglio che comprende una rincalzatrice e una profilatrice per la manutenzione ordinaria dell’armamento e della massicciata. Presenta una rincalzatrice universale a medio rendimento dotata di due unità di rincalzatura, adatte a trattare la deviata di uno scambio, pinza combinata singola, carrello di misura periferico per l’esecuzione della scansione della linea. La profilatrice presenta un sistema per la regolazione dell’apertura della tramoggia, vomeri laterali e nastro centrale per la distribuzione del pietrisco e spazzole per la pulizia della rotaia.
È realizzato con l’uso dei mattoncini Lego con la componentistica elettrica e pneumatica fornita dalla stessa fabbrica danese. Presenta un sistema pneumatico indipendente da fonti esterne e una trasmissione che interessa tutti i 5 carrelli che prendono il movimento dallo stesso asse. La pinza combinata dispone di due assi di movimento per la regolazione del livellamento e allineamento del binario.

 

08 DSC 0865In immagine: Il modellino in scala 1:450

 

 

Il modellino è dotato di 6 motorini (motore M), 2 motori più performante (motore XL) e un servo motore che compie archi di rotazione, tutti i tipi prendono l’alimentazione da un porta batteria che contiene 6 pile AA da 1,5V. A completare il circuito elettrico di sono 5 interruttori per sezionare le linee di alimentazione e attivare varie funzioni, 3 ricevitori a raggi infrarossi per controllare 6 funzioni del modelli con l’apposito telecomando, 6 luci LED. Per poter disporre di un maggior numero di funzioni e non appesantire eccessivamente la struttura il moto di certi motori viene sezionato da innesti a denti tristabili che forniscono un posizione di riposo e due di forza per alimentare due differenti funzioni, il controllo degli innesti è manuale.

 

 

 

TRASMISSIONE
Per la riduzione del moto e la sua trasmissione si usano coppie di ruote dentate o accoppiamento ruota-vite senza fine, si utilizzano vari tipi di ingranaggi, tutti a denti dritti, che permettono vari rapporti di ingranaggio, con un calo considerevole del numero di giri si ottengono 7.2 Nm ad ogni asse dei carrelli.

 

 

09 schema elettrico modellino Mo

In immagine: Lo schema elettrico del modellino

 

 

 

 

10 motore M

 

Motore M: dispone di una coppia (massima) di 40mNm (300mA) e compie 380 rotazioni al minuto, normalmente l’assorbimento è di 150mA

 

 

 

 

11 Motore XL

Motore XL: dispone di una coppia (massima) di 90.4mNm (600mA) e compie 220 rotazioni al minuto, normalmente l’assorbimento è di 300mA

 

 

12 Servo motore

Servo-motore: è un motore ad asse passante, l’asse può ruotare di 90 gradi, sia in senso orario che antiorario. Il moto¬re dispone di una coppia (massima) di 250mNm (300mA)ed il tempo impiegato per compiere la semi-rotazione è di 0.25 secondi, normalmente la corrente di assorbimento è di 150mA

 

 

 

 

13 pinzaIn immagine: la pinza dotata dei rulli per agganciare la rotaia, la pinza è controllata da tre diversi motori: il servomotore controlla l’apertura e l’aggancio dei rulli, un motore M controlla attraverso due attuatori lineari il livellamento del binario e un altro motore M controlla l’allineamento del binario sempre con un attuatore lineare.

 

 

 

 

14 estensione unita di rincalzatura

In immagine: estensione dell’unità di rincalzatura per conficcare i martelli nella massicciata, tramite due attuatori lineari controllati del motore XL1

 

 

 

 

RADIO CONTROLLO

 

15 RC

Permette di controllare il modellino da remoto, è un sistema ad infrasonori ed è composto da un ricevitore e da un telecomando, il radio controllo dispone di 4 canali di comunicazione, ogni emettitore può gestire 2 canali. I canali possono funzionare simultaneamente senza che si verifichino sovrapposizioni di segnale.

 

 

 

 

SISTEMA PNEUMATICO
Il convoglio dispone di un sistema pneumatico indipendente alimentato di 2 pompe manuali e di un compressore collegato al motore M1, l’aria compressa viene accumulata in un serbatoio che ne uniforma la pulsazione, successivamente viene gestita da quattro valvole 4-3 tristabili manuali per l’erogazione ai quattro pistoni pneumatici che regolano altrettante funzioni:
1.    Posizionamento del carrello di misura periferico
2.    Posizionamento dei vomeri laterali della profilatrice
3.    Chiusura martelli unità di rincalzatura1
4.    Chiusura martelli unità di rincalzatura2

 

 

16 unit di rincalzatura

In immagine: il controllo dell’apertura e chiusura dei martelli dell’unità di rincalzatura è effettuata da un attuatore pneumatico

 

 

 

 

 17 serbatoio

In immagine: il serbatoio usato dal sistema pneumatico per accumulare l’aria messa in pressione dal compressore e dalle pompe manuali

 

 

 

 

 

18 schema pneumatico Model

In immagine: schema pneumatico del modellino

 

 

 

 

Video del progetto:

 

 

 

In video si può vedere (in sequenza):

1)    Una breve panoramica del modellino
2)    Il movimento sincrono di tutti i carrelli movimento del modellino
3)    Il livellamento ideale del binario eseguito dalla pinza, con aggancio delle rotaia da parte dei rulli
4)    Rincalzatura della deviata ideale di uno scambio
5)    L’allineamento ideale del binario eseguito dalla pinza
6)    Il posizionamento del carrello di misura per il controllo del lavoro eseguito
7)    Il funzionamento dimostrativo di una sezione del motore del modellino
8)    Il funzionamento del verricello di traino
9)    La distribuzione del pietrisco lungo il binario da parte della profilatrice
10)    Il movimento dei vomeri laterali per lo spargimento del pietrisco lungo il binario
11)    Panoramica e luci del modellino

 

 

 

 

 

 

 

 

Ceretti Federico 5D 2015 2016      Veronese Andrea 5D 2015 2016

Ceretti Federico    Veronese Andrea

 

 

 

PROVA A VUOTO M.A.T. TRAMITE ANALIZZATORE DI RETE

 

 Il progetto prevede l’esecuzione della prova a vuoto sul Motore asincrono Trifase mediante un analizzatore di rete e scheda di acquisizione dati NIUSB6009. L’analizzatore di rete è stato progettato e realizzato da studenti dell’Istituto Tecnico Nobili negli anni precedenti e la gestione dello stesso avviene tramite programma scritto in LabVIEW.
Il sistema di misura acquisisce le tensioni concatenate e le correnti assorbite dal motore in esame, i segnali acquisiti vengono elaborati dal software scritto in LabVIEW al fine di ricavare i parametri significativi tipici della prova.
Obiettivi del progetto sono: lo studio del sistema, l’ottimizzazione del codice LabVIEW, la realizzazione della prova e l’analisi dei risultati. In particolare la scrittura della nuova versione del software è relativa al salvataggio su file dei risultati e all’elaborazione e visualizzazione della separazione delle Perdite nel Ferro a tensione nominale dalle Perdite Meccaniche a velocità nominale.

 

Studenti coinvolti, classe 5D, indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica, articolazione Elettrotecnica: Ceretti Federico, Veronese Andrea

 

Immagini:

 

Ceretti Veronese Analizzatore rete prova vuoto 01

 

 

Ceretti Veronese Analizzatore rete prova vuoto 02

 

 Ceretti Veronese Analizzatore rete prova vuoto 03

 

 

Video del progetto:

 

 

 

 

Masciulli Fabio 5E MT 2015 2016

Masciulli Fabio

 

 LA CASA SECONDO ARDUINO

 

Masciulli la casa secondo arduino

 

Il progetto consiste in una piccola casa domotica gestita da Arduino e dotata di semplici funzionalità tra le più scelte dalle persone: vi è la possibilità di poter comandare tutti i punti luce presenti in casa da un telecomando, poi vi ho inserito un sistema crepuscolare per la luce esterna posta all'ingresso ed infine anche la possibilità di gestire una tapparella o tenda ad una delle finestre.

Ciò che ho inserito nel progetto ha uno scopo indicativo e didattico infatti per esempio, l'automazione della tapparella/tenda andrebbe fatta su tutte le finestre presenti, ma per motivi di tempo e costi dei componenti ho scelto di rappresentarne solo una.

Per un intenditore del settore, sorge quasi spontanea una domanda: Perché dovrei inserire Arduino nel mio impianto di casa, anche se posso ottenere gli stessi sistemi senza adoperarlo?

Ecco, io personalmente risponderei suggerendo che se decidessi di installare Arduino in casa mia, oltre che a poterlo fare da solo (se ne avessi ne competenze), ho anche la possibilità in futuro su questi sistemi di modificarne il comportamento, le capacità, gli approcci e molto altro, ed inoltre posso aggiungere in modo molto semplice altri sistemi sempre dipendenti da Arduino.

Quindi dopo aver implementato Arduino in casa mia, ho la possibilità di gestire tutti i numerosi comfort a mio piacimento con il solo intervento sul software.

 

Studente coinvolto, classe 5E MT Settore Professionale, indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica: Masciulli Fabio

 

Collegamento esterno al sito personale dello studente con la presentazione del progetto:

pulsante animato links

 

 

 

 

 

Kaled Hosny 5E 2015 2016    Zucchini Lorenzo 5E 2015 2016

Kaled Hosny       Zucchini Lorenzo

 

 

myRSD (My Robot Sensor Development)

 

Zucchini Hosny myRSD

 

 

 

Nel nostro percorso in preparazione all’esame, abbiamo deciso di collaborare con l’ITI Severi di Padova per sviluppare il progetto “My Robot Sensor Development – myRSD” tramite LabVIEW e testare le librerie utilizzate per interagire con i componenti LEGO. (http://www.itiseveripadova.gov.it/j34/myrio/157-my-robot-sensor-development-h.html)
Nella prima parte del progetto abbiamo costruito la struttura richiesta per la movimentazione, per il supporto della scheda myRIO e della scheda di interfaccia, basandoci esclusivamente sui componenti Lego. L’alimentazione del controllore myRIO e dei motori è realizzata via cavo tramite alimentatore switching; abbiamo scartato, per ora, la scelta di una batteria, poiché troppo pesante.
La demo realizzata è un esempio di applicazione del tipo "line follower", che implementa un sistema di regolazione proporzionale affinché il robot sia in grado di seguire una set point, costituito da una riga nera, grazie all'utilizzo del sensore di luminosità fornito dalla LEGO, collegato all’ingresso Analogico della scheda myRIO, e di due motori che controllano indipendentemente una ruota posteriore a testa. In tal modo siamo riusciti ad ottenere un buon avanzamento della struttura; il sistema di controllo retroazionato è stato implementato tramite linguaggio di programmazione LabVIEW e scaricato sulla scheda.


Studenti coinvolti, classe 5E, indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica, articolazione Elettrotecnica: Kaled Hosny, Zucchini Lorenzo

 

 

Video del progetto:

 

PIATTAFORMA ELEVATRICE

 

foto gruppo Muggeo Siani Zannoni

Muggeo Daniele, Siani Francesco, Zannoni Mirco

 

Il progetto consiste nella progettazione e costruzione di un modello in scala di una piattaforma elevatrice di 3 piani, comandato da un controllore a logica programmabile (PLC) e simulato con un programma scritto con il linguaggio LabVIEW.


Il nostro lavoro può essere suddiviso in tre parti:
1. costruzione del modello: la sfida è rendere il modellino più simile possibile alla vera struttura e forma di tale impianto.
2. sviluppo del programma per il PLC che deve gestire tutti i vari componenti della piattaforma elevatrice (motore, sensori magnetici, finecorsa, sicurezze).
3. Scrittura del codice LabVIEW per simulare il controllore della piattaforma: abbiamo adottato il design pattern “state machine” e abbiamo sfruttato le potenzialità grafiche dell’ambiente LabVIEW.

 

Studenti coinvolti, classe 5D, indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica, articolazione Elettrotecnica: Muggeo Daniele, Siani Francesco, Zannoni Mirco.

 

 

Video del progetto 01:

 

Video del progetto 02: