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- Scritto da Gianni Bertozzi
La Macchina elettrostatica di Winter
Carl Winter ha ideato verso la metà dell'800 questo tipo di generatore elettrostatico a strofinio.
CARATTERISTICHE e FUNZIONAMENTO
Lo strumento che compare nel video è costituito da una base in legno isolante che sorregge un grande disco di vetro che può ruotare tramite una manovella.
Due cuscinetti rivestiti in stagnola sono a contatto col disco di vetro che se messo in rotazione si elettrizza per strofinio caricandosi positivamente cedendo elettroni ai cuscinetti stessi..
Nella parte opposta ai cuscinetti, una sfera grande in ottone, isolata tramite un’asta di vetro, regge una piccola sfera anch’essa in ottone. La più grande è solidale con una coppia di anelli anch’essi in ottone tra i quali è libero di ruotare il disco di vetro.
Gli anelli (materiale conduttore) per induzione si caricano negativamente e le cariche positive si accumulano sulla superficie della sfera più grande.
In questo modo il dispositivo consente di ottenere elettricità positiva, utile per esperienze in vari ambiti.
La conferma di tale fenomeno si ha osservando le strisce di carta aggiunte da noi alla macchina per evidenziare che caricandosi si respingono e si orientano lungo le linee di forza del campo elettrico.
Vi è inoltre un cilindro in ottone, messo a terra e sorretto da un’asta di vetro, posto nelle immediate vicinanze della sfera piccola solidale a quella più grande. Fra di loro si può notare una scarica elettrica dovuta al passaggio di elettroni.
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- Scritto da Gianni Bertozzi
... alla ricerca del Museo
Omaggio a Leopoldo Nobili
Scegli quale sala visitare
Le studentesse della classe 2T del Settore Tecnico Moda che hanno partecipato attivamente al progetto della creazione del museo vituale nell'a.s. 2016/2017:
-Alla Klara
-Angelica Bertani
-Alessandra D'amicis
-Federica Di Franco
-Himeshi Kannangara
-Marta Montermini
-Gvantsa Natchkebia
-Giorgia Panico
-Gelsomina Sannino
-Jennifer Spiaggiari
-Jan Stanulewicz
-Lucrezia Zambrelli
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- Scritto da Gianni Bertozzi
Leoni Francesco
ACCORDATORE
Il progetto nasce con l’obiettivo di utilizzare gli strumenti forniti da National Instruments per elaborare ed analizzare un segnale audio.
È stato realizzato quindi un accordatore, uno strumento in grado di misurare l’intonazione di una nota e di facilitare l’accordatura stessa di un qualsiasi strumento musicale utilizzando una scheda National Instruments (scheda myDAQ) e relativo linguaggio di programmazione (LabView).
Generalmente si parla di accordatura in riferimento agli strumenti a corda e infatti si è usato come esempio una chitarra classica a sei corde. Lo strumento musicale viene intonato rispetto al sistema di intonazione vigente, in questo caso rispetto alla nota LA4 (A4) con frequenza di 440Hz.
Sono anche mostrate in una tabella le frequenze di tutte le altre note che si possono suonare e che si trovano nel range di frequenze udibili dall’orecchio umano (20Hz - 20Khz). Le frequenze delle note, infatti, sono in relazione fra di loro e sono calcolate a partire da quella di una nota stabilita per convenzione, il LA4 di 440Hz.
Il programma sviluppato in LabVIEW facilita l’accordatura dello strumento mostrando all’utente ciò che deve fare per intonare la nota che ha suonato attraverso un intuitivo indicatore a lancetta.
Questo indicatore mostra se la nota appena suonata è intonata o no attraverso la posizione della sua lancetta. Nel caso in cui la nota sia intonata e la lancetta sia al centro del quadrante, viene visualizzata la nomenclatura anglosassone della nota stessa (es. G5, B4, ecc). Se la corda non è stata accordata correttamente, l’indicatore indica la nota intonata più vicina e di quanto bisogna aggiustare la corda per raggiungere l’intonazione perfetta (aggiustamento microtonale). La lancetta dell’indicatore mostra all’utente anche la direzione in cui bisogna aggiustare la nota: la lancetta a sinistra significa che è necessario alzare la nota, a destra che è necessario abbassarla per raggiungere l’intonazione perfetta.
Grazie all’analisi armonica l’utente è in grado di osservare lo spettro di potenza dai 20Hz ai 20KHz (FFT) nonché l’armonica fondamentale del suono riprodotto (con relativa frequenza e ampiezza in dB). Quindi oltre alla nomenclatura della nota, questo accordatore restituisce anche la frequenza di questa nota e di quella a cui ci si deve portare per raggiungere l’intonazione perfetta.
Studente coinvolto, classe 5E, indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica, articolazione Elettrotecnica:
Leoni Francesco
Immagini:
Video del progetto: