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ISTITUTO d'ISTRUZIONE SUPERIORE PROFESSIONALE E TECNICA " L. NOBILI"

via  Makallè 10   -    42124  Reggio  Emilia

MONUMENTO  al  TRICOLORE

e  ai  150  ANNI  dell’ UNITA’  d’ ITALIA

150 anni di tricolore

Esistono luoghi in cui non ci si sente a proprio agio. Esistono luoghi in cui si percepisce chiaramente un senso di benessere e che ci trasmettono la sensazione che si tratti di posti in cui ci sia ben di più di ciò che si vede. Presso il polo scolastico di via Makallè vi è uno di questi posti.     In apparenza un piccolo edificio per gli impianti tecnologici, un plateatico-terrazza d’accesso ad un altro fabbricato ben più imponente. Un residuato d’impianto tecnologico dismesso. Ma quando lo percorrevi sentivi che nascondeva qualcosa in attesa di sbocciare.  E noi volevamo che ciò accadesse. Perché a noi piace vederlo non come un corpo appoggiato ad un edificio ma come la rappresentazione metaforica del territorio italiano. Circondato dalle spiagge dell’adriatico, coi muri a picco dello ionio, e di nuovo dalle scogliere calabre alle spiagge della toscana.  E alle sue spalle  il fabbricato che altro non è che la barriera delle alpi.  E quel essere sopraelevato rispetto al terreno non può che rappresentare il progresso, l’elevazione della nazione dalla sua costituzione ad oggi. Ma la nazione è un popolo, una società.  E questa avanza, si innalza, progredisce, se ogni singolo lo fa.  E per farlo solo l’istruzione, la scuola, possono far raggiungere il risultato.  E quindi questo terrazzo altro non può rappresentare se non l’elevazione media del sapere individuale e collettivo della popolazione, della società, della nazione. E quei funghi tecnici che si distaccano dal piano non possono che rappresentare le eccellenze che sul territorio emergono per le volontà e l’impegno locale. Ma quando queste locali eccellenze si uniscono, quando si coordinano, allora il progresso e la conoscenza esplodono. Il livello si eleva vertiginosamente in un blocco granitico, massiccio, esponenziale. E dal quel coordinamento dei saperi e delle conoscenze possono ancor più elevarsi, svettare verso il cielo e l’infinito, le genialità.  Questa terra ha dato tanto a questa nazione.   In special modo ha dato il simbolo. La bandiera. Il tricolore.  E questo non può essere uno straccetto pendente ad un palo nella stagnazione della pianura padana ma deve essere una bandiera che garrisce in ogni momento. Sempre lì a ricordare chi siamo. Che come popolo e nazione possiamo sempre esistere. Ed allora quelle frecce verso il cielo non sono solo le rappresentazioni della conoscenza e della cultura dei cittadini, il verde; della purezza e della bellezza, il bianco; della caparbietà e del voler raggiungere le mete, il rosso, ma diventano il simbolo stessa della nazione e di ognuno di noi suoi membri che individualmente e collettivamente è proteso verso mete elevate. Sempre. Grandi monumenti si distinguono per il loro aspetto scenografico, il Vittoriale, i Sacrari della prima guerra mondiale…. e nel contempo per la fruibilità collettiva, musei, servizi…, ed individuale, loculi, ex voto….,  e anche qui, in quello che forse è il più grande monumento  di Reggio, alla scenografica rappresentazione spaziale, allo spazio collettivo, al grande Tricolore,    si affianca un punto individuale, catartico. La piccola sfera di granito. Il luogo in cui il genitore che da qui è già passato può accompagnare, attraverso la piccola, umana scaletta d’accesso, il figlio per trasmettergli il testimone.  Il punto su cui ogni individuo può posare le due mani e trovare, ricevere, la forza e la concentrazione per affrontare le sfide di ogni giorno di scuola.  Là dove alla fine del percorso chi si allontana può appoggiare la sua mano per promettersi che tornerà, alla fine della sua formazione, per trasmettere a chi viene dopo di lui le conoscenze acquisite. Per innalzare il livello di partenza. Per avanzare verso ancor più elevate mete.   Questo è il monumento all’unità d’Italia e degli italiani. Un luogo collettivo.  Un simbolo di cui andare orgogliosi. Uno spazio individuale in cui raccogliere la forza, l’energia di tutto il popolo italiano per raggiungere le mete, per superare gli ostacoli, per elevarsi ed elevare l’intera società a cui si appartiene.                                                                                                                                                                              prof.  Fabio Zani

 

Ufficio Tecnico  prof.  Giuseppe  Mattina   

                       

                                                       Il Dirigente   Scolastico  prof. Valerio  Messori