PEER GYNT VIVERE COME NON CI FOSSE UN DOMANI Sabato 11 Maggio 2013 Teatro Ariosto ore 9 e ore 11
... e questa è la strana storia di Peer Gynt..
Ma chi è Peer Gynt?
La traduzione letterale dal norvegese ci dice che è “colui che giunge” e anche “l'ignoto”, quindi è un nome simbolico. Ma Peer è tante cose, tanti caratteri, tante sfaccettature di un carattere.
Peer è sicuramente un fannullone, un bugiardo, un pataccaro, un contafrottole, un attaccabrighe.
Peer è di certo un millantatore, uno sbruffone, uno spaccone, un seduttore, un egoista, un vigliacco, un irresponsabile, diremmo noi… E poi è ambizioso, anzi megalomane, un folle che vuole diventare imperatore del mondo!
Ma non è forse anche un ingenuo? Un eterno bambino? Un animaletto sperduto, che agisce solo seguendo gli impulsi del desiderio? Peer è l'uomo dei pensieri non pensati, delle lacrime non versate, delle opere non compiute . . . Leggi tutto
Aterballetto Sabato 16 marzo 2013 - Teatro Ariosto ore 18 (Progetto per soli studenti)
workwithinwork
Aterballetto il 21 marzo 2013 - Teatro Valli di Reggio Emilia
Coreografia WILLIAM FORSYTHE
Musica: Luciano Berio, Duetti per due violini, vol. 1 (1979-83)
Scenografia e Luci: William Forsythe
Costumi: Stephen Galloway
Messa in scena: Francesca Caroti e Allison Brown
Quando il sipario si apre un uomo piega le braccia verso l’alto mentre il suo corpo si estrania, arcuandosi in un andamento ripreso immediatamente dai ballerini dietro di lui.
Da queste battute iniziali di «workwithinwork»,un flusso quasi incessante di movimenti prende vita propria, una corrente fluida e vorticosa che sembra plasmare a proprio piacimento le traiettorie sul palco, guidata dai ritmi incalzanti dei Duetti per due violini, vol. 1 (1979-83) di Luciano Berio.
Immerso in un’atmosfera scarna e austera, il balletto offre una rappresentazione minuziosa e musicale di estrapolazioni apparentemente infinite da tecniche classiche, liberando i ballerini dalle logiche convenzionali. Come innumerevoli conversazioni possibili, il cuore della rappresentazione è una successione di splendidi duetti: da un incontro bellicoso che prende forma all’apertura tra due uomini che s’inseguono in cerchio con affilato atletismo a un tenero passo a due in cui la donna viene sollevata in arabesque con lenta, scultorea inevitabilità. Questi confronti, incorniciati ed emergenti da insiemi più ampi, sono impersonali, ma al tempo stesso appassionati, un incontro di potenzialità fisiche, movimenti che nascono come da uno squarcio nell’aria. I ballerini si fondono e affiorano dal nero del fondo muovendosi in gruppo con caleidoscopica certezza, quasi fossero il frutto della mente creativa di un uomo senza nome che, seduto con le spalle al pubblico, dispone assorto i piccoli oggetti proiettati su uno schermo sospeso.
(Roslyn Sulcas)
Prima rappresentazione assoluta
16 ottobre 1998, Frankfurt Ballet
ASPASIA SIETE VOI
Testo e Regia Alessandro Maggi
Con
Mirella Mastronardi - Fanny Targioni Tozzetti
Andrea Avanzini - Antonio Ranieri
Scene e Costumi Atelier MaMiMò
Organizzazione MaMiMò
Nel corso del 1830 Giacomo Leopardi conosce, a Firenze, la venticinquenne Fanny Targioni Tozzetti, donna bellissima e colta, ma con un'inquietante fama di raffinata seduttrice alle spalle; il poeta se ne innamora perdutamente, non ricambiato (pare che Fanny “mirasse” all'inseparabile amico di Leopardi, Antonio Ranieri), e a lei dedica cinque canti, il cosiddetto “ciclo di Aspasia” (Il pensiero dominante, Consalvo, Amore e Morte, A se stesso e Aspasia).
Esse rappresentano un periodo ben preciso della vita del poeta, dal 1830 al 1834-1835, e sanno descrivere in maniera sublime tutto il processo del suo innamoramento, del suo amore, e le forti emozioni che egli provò suscitate e provocate dal comportamento di indifferenza o dagli atteggiamenti per lo meno ambigui della signora.
Il “ciclo di Aspasia” coincide con l'evoluzione di una passione reale, terrena e talvolta “carnale”, nei confronti di una donna vera, non più allegoria di giovinezza o speranze sul modello dei “grandi idilli”, caratteristici della fase del pessimismo cosmico. Una passione finita male – il Leopardi non ebbe “rapporti” di nessun genere con la Targioni Tozzetti – ma affrontata vigorosamente, razionalizzata e dominata con maestria. Questo traspare dalla lettura del canto che chiude il ciclo, Aspasia, il cui titolo richiama l'etera (nel mondo greco, le etere erano delle sorte di prostitute, coltissime ed eleganti) amata dallo statista ateniese Pericle nel V sec. a.C.
Dal carteggio tra Antonio Ranieri e Fanny si arriva a respirare indirettamente Leopardi, ma anche a capire il tempo del Poeta, con spunti di quotidianità che contribuiscono ad avvicinare lo spettatore al tempo e al pensiero corrente. Due attori in scena, con il Poeta perennemente evocato, in un continuo rimando ai tempi propri della sua problematica esistenza.
Le cinque bellissime poesie del "ciclo di Aspasia" sono state scritte dal Leopardi in relazione alla sua struggente passione amorosa per la bella signora Fanny Ronchivecchi, sposata con il naturalista Antonio Targioni.
La prima poesia, "Il pensiero dominante", esprime tutto il potere dell'amore che il poeta subisce alla maniera dei poeti stilnovisti. La seconda poesia, "Amore e Morte", esprime l'idea che l'”Amore” non è l'unico signore ad aiutare gli uomini sulla terra, ma ha una sorella, la “Morte”, la quale è una bellissima donna che libera da ogni male. La terza poesia, "Consalvo", esprime il più grande desiderio del poeta verso la bellissima Fanny e cioè il desiderio di ricevere da lei un bacio. Ma siccome il poeta non ha il coraggio di chiederglielo allora si nasconde sotto le spoglie di Consalvo e glielo dice immaginando di essere lui in punta di morte; Consalvo-Leopardi immagina pure che Elvira-Fanny gli dia più di mille baci, che gli allevieranno il momento del trapasso. La quarta poesia, "A se stesso", è brevissima, ma molto intensa ed esprime la presa di coscienza del poeta sull’impossibilità di quell’amore irrealizzabile. Il poeta capisce che quindi è necessario accettare la triste e dura realtà di ritornare ad essere, e sentirsi di nuovo, solo in questo universo, ma dice anche che la vita e l’universo intero, non sono altro che "un'infinita vanità". La quinta ed ultima poesia, "Aspasia", esprime il congedo definitivo da Fanny, ancora viva e bella, ma ormai lontana da lui e dal suo cuore. L'epilogo di Aspasia esprime il cambiamento del poeta, da uomo pieno di illusioni e di speranze nell'amore e nei suoi benefici, a uomo neghittoso, indifferente, immobile e cinico a cui non resta altro che un sorriso cinico e beffardo con il quale andare avanti nell'esistenza tutto raccolto sulla "ferma sponda dell'intelletto" affinché non si abbandoni allo sterile sconforto, ma possa ritrovare la forza di procedere nell'esistenza.
L'Aspasia è un sublime tentativo di esorcizzazione del sentimento amoroso, attraverso la scissione fra la persona idealizzata e la sua effettiva consistenza terrena.
In questo senso, i due attori in scena, protagonisti nei ruoli di Antonio Ranieri e di Fanny, attraverso i loro dialoghi, i loro soliloqui, le loro missive e le poesie del ciclo di Aspasia, sono portatori, di riflesso, della solitudine del genio, inarrivabile seppur umano.
Alessandro Maggi
DATI TECNICI E ORGANIZZATIVI:
CATEGORIA: Teatro d’attore
DURATA: 50 minuti
DESTINATARI: 11 - 18 anni
DATE DISPONIBILI: 12 , 13, 14, 15 marzo 2013, Teatro Piccolo Orologio, via Massenet 23, Reggio Emilia (100 posti)
Orario indicativo 10.30-11.30
BIGLIETTO:
4 € a ragazzo
Insegnanti accompagnatori, ingresso gratuito
Il professore responsabile raccoglie i soldi dalla classe e salda in biglietteria il giorno dello spettacolo (arrivare 15 min prima)Lo spettacolo è adattabile anche a contesti non necessariamente teatrali e può essere rappresentato in ambienti scolastici (aula magna, auditorium, palestre, ecc) in date da concordare. (minimo 100 ragazzi)
Convenzione trasporti MaMiMò - GaspariViaggi
Info e Contatti:
Rosaria Cuomo, 366 6145695, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
IL BARBIERE DI SIVIGLIA
TEATRO VALLI
Venerdì 18 gennaio 2013, ore 20.00; domenica 20 gennaio 2013, ore 15.30
musica di Gioachino Rossini
Il conte d’Almaviva Enrico Iviglia
Don Bartolo Filippo Polinelli
Rosina Natalia Gavrilan
Figaro Christian Senn
Don Basilio Simom Lim
Berta Na Hyun Yeo
Fiorello/ Un ufficiale Davide Pelissero
Progetto OPERA.IT
Martedì 5 febbraio . Teatro Ariosto ore 11
WAGNER CIRKUS
Musica di Richard Wagner
Drammaturgia: Federico Grazzini, Giorgio Finamore
Regia: Federico Grazzini
Adattamento musicale: Federica Falasconi
Conferenza-spettacolo :
Sala degli Specchi del Teatro Valli una data a scelta tra
venerdì 11 gennaio ore 11-13
sabato 12 gennaio ore 8,30-10,30
sabato 12 gennaio ore 11-13
INGRESSO : euro 10, comprensivi della partecipazione alla Conferenza-spettacolo
Agli occhi (e agli orecchi) di molti Richard Wagner appare come una montagna impossibile da scalare: un compositore complesso, pretenzioso, “pesante”. Questo non solo per la lingua tedesca e le leggendarie lunghezze delle sue opere (si pensi alle quasi quindici ore de L'anello del Nibelungo). In Wagner la mitologia germanica, le saghe nibelungiche, i simbolismi escatologici, ma anche i riferimenti a Bakunin, Schopenhauer, Beethoven, gli antichi e nuovi Reich, il capitalismo, il comunismo, l'anarchismo, l'antisemitismo, i leitmotiv, tutto questo rischia di formare un'immensa nube concettuale che spaventa e stordisce chiunque cerchi di approcciarsi alla sua opera senza uno studio attento e preparato.
Eppure Richard Wagner - attraverso i suoi eroi dagli elmi cornuti e le trame inenarrabili - parla direttamente alle nostre coscienze. Alla base dell'ispirazione wagneriana c'è una diffusa sensualità tipica del romanticismo, in cui convergono gli istinti primitivi d'un barbaro e la sfrenata degenerazione di un decadente. La sua arte palpita della passione primordiale degli uomini, un mondo perduto alle sinestesie, un'intima fusione di colori, suoni, profumi... Wagner rappresenta a tutti gli effetti il trapasso del romanticismo da una prima fase positiva, ricca di entusiasmo e di fede, a quel secondo tempo - fatto di decadenza e vertigine - che avrebbe aperto le porte all'arte moderna. Wagner rompe dunque gli schemi con il suo presente, per lui l'artista “non ha altre alternative che la vita del futuro”. Il passato, la storia, sono relegati con disprezzo alla categoria del museale. Wagner - oltre a sancire una rivoluzione copernicana in ambito musicale - diventa così l'antesignano più illustre di tanta arte del Novecento, dall'avanguardia storica fino all'arte contemporanea.
Wagner Cirkus parte dalla poetica di Wagner per aprire collegamenti con i diversi ambiti espressivi della contemporaneità, dal cinema all'animazione, dall'arte figurativa alla musica rock e alla psichedelia. La scena diventa il luogo d'incontro privilegiato tra la figura di Wagner e questi diversi linguaggi espressivi. Wagner Cirkus vuole dunque essere un contenitore – ironico, eterogeneo, imprevedibile proprio come il circo - per questo universo affascinante e contraddittorio, che ci racconta come uno sfacciato, impudente, scroccone, umorale e a volte immorale ometto di Lipsia fosse anche un compositore straripante di vitalità, generoso fino all'autolesionismo, curioso, impavido, pronto a dare la propria vita in nome dell'arte.
Federico Grazzini
IL PROGETTO
Opera.it nasce con l’intento di avvicinare gli adolescenti all’opera lirica. Superati diffusi pregiudizi è possibile scoprire come l’opera sia vicina come non mai ai ragazzi. Il teatro lirico è un meccanismo complesso, basato sull’azione, sul canto, sulla narrazione e sull’evocazione di ambienti, un mezzo di comunicazione che non teme il confronto con internet, gli smart phone o il video clip anche perché in qualche modo ne è il progenitore. Ogni edizione affronta un grande compositore e propone un percorso teorico e pratico, attraverso la sua musica, le sue opere ed i contatti con il mondo a lui coevo e con i giorni nostri.
Si inizia con una CONFERENZA - SPETTACOLO per fornire strumenti non solo per capire gli ingredienti dell'opera lirica, ma anche il contributo dei compositori e delle loro opere alla vita sociale e politica della loro epoca.
L’evento culminante è uno SPETTACOLO coinvolgente, un contenitore fatto di suoni che racchiude le diverse forme d’arte di un intero secolo, alla scoperta dei miti del passato e della loro presenza ancora viva nel mondo di oggiAggiungi un appuntamento per oggi.
Di supporto una serie di strumenti multimediali :
E?LEARNING – WWW.OPERAIT.ORG un viaggio in internet nel melodramma italiano. Dispense e materiale divulgativo e didattico on line.
FEEDBACK – WWW.OPERAIT.ORG Commenti e scambi di opinioni per la community di Opera it
INFO E PRENOTAZIONI
Ufficio relazioni con il pubblico
tel 0522 458950, 0522 458990
Fax 0522 458948
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Ufficio XVI - Ambito territoriale per la provincia di Reggio Emilia
Ufficio Educazione Fisica e Sportiva
Prot.n. 9652 Reggio Emilia, 8.10.2012
Ai Dirigenti Scolastici delle SM di 2° grado
della Provincia
E, p.c. Al Direttore dell’Automobile Club
di Reggio Emilia
Oggetto: Rappresentazione teatrale: “E’ sbandato l’Uomo Ragno”
Teatro “La Cavallerizza” (RE) 19.11.2012 – Teatro “Bismantova” Cast. Monti (RE) 21.11.2012
Con la presente si comunica che l’ACI di Reggio Emilia, in relazione alle attività di Educazione alla Sicurezza Stradale, promuove, come indicato in oggetto, la rappresentazione teatrale, rivolta agli studenti iscritti e frequentanti le Istituzioni Scolastiche di 2° grado, “E’ sbandato l’Uomo Ragno”.
La rappresentazione, si terrà:
Lunedì 19 novembre 2012, con inizio ore 10,30 c/o il Teatro “La Cavallerizza” di Reggio Emilia
Modulo iscrizione per Teatro “La Cavallerizza” di Reggio Emilia
E sarà replicata:
Mercoledì 21 novembre 2012, con inizio ore 10,30 c/o il Teatro “Bismantova” di Cast. Monti (RE)
Modulo iscrizione per Teatro “Bismantova” di Cast. Monti (RE)
Considerata l’importanza dei temi trattati, dedicati alla sicurezza stradale, ai meccanismi psicologici che sono alla base dei comportamenti trasgressivi dei giovani, si fa richiesta di dare opportuna informazione della iniziativa e segnalare la partecipazione, tramite le allegate schede di adesione, entro mercoledì 31 ottobre 2012, all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dr.ssa Patrizia Bonini ACI RE tel. Ufficio 0522-441618 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).
Si fa presente inoltre che, eventuali necessità di trasporto, su specifica richiesta, verranno contestualmente prese in esame.
Cordiali saluti.
Il Dirigente
Silvia Menabue
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All'attenzione dei Docenti Le attività proposte per la scuola e i singoli spettacoli dei programmi della stagione 2012/2013 possono essere prenotati telefonicamente all'Ufficio relazioni con il pubblico ( N. telefonico indicato anche nel materiale cartaceo consultabile in sala insegnanti) che deve essere contattato prima possibile.
RASSEGNA TEATRO PER LE SCUOLE
STAGIONE 2012-2013
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Danza e Scuola
Stagione 2012-2013
Prosegue il progetto Danza e Scuola che in questi anni ha in modo significativo aiutato gli studenti ad avvicinarsi alla danza e ad apprezzarne meglio le peculiarità.
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Martedì 5 febbraio . Teatro Ariosto ore 11
WAGNER CIRKUS
Musica di Richard Wagner
Drammaturgia: Federico Grazzini, Giorgio Finamore
Regia: Federico Grazzini
Adattamento musicale: Federica Falasconi
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VERSO SERA, FILOSOFIA A TEATRO
Meraviglia, invidia, speranza, colpa, servi e signori: sono i temi che si affronteranno nel nuovo ciclo autunnale di Verso Sera, Filosofia a Teatro, a cura di Ivan levrini ed Enrico Bizzarri. Iscrizioni dal 20 al 29 settembre 2012.
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TORNA FINALMENTE DOMENICA
Da domenica 30 settembre tornano gli appuntamenti con Finalmente Domenica. Alle 11, al Ridotto del Valli, per adulti e bambini "Otto favole belle e una brutta" con Paolo Nori e il clarinetto di Mirco Ghirardini. In collaborazione con Banco S.Geminiano e S.Prospero.
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LA STAGIONE DI PROSA 2012-2013
L'AMORE E' UN CANE BLU di e con Paolo Rossi
Venerdì 23, sabato 24 novembre ore 20,30
domenica 25 novembre ore 15,30 TEATRO ARIOSTO
NON SI UCCIDONO COSì ANCHE I CAVALLI? di Horace McCoy
regia Gigi Dall'Aglio
Mercoledì 5, giovedì 6, venerdì 7, sabato 8 dicembre ore 20,30
domenica 9 dicembre ore 20,30 (fuori abbonamento) TEATRO CAVALLERIZZA
ALDO, GIOVANNI E GIACOMO regia di Arturo Brachetti
Spettacolo fuori abbonamento
Venerdì 14, sabato 15 dicembre ore 20,30
domenica 16 dicembre ore 15,30 TEATRO VALLI
GIOVANNA AL ROGO adattamento e regia Maria Grazia Cipriani
Venerdì 18, sabato 19 gennaio ore 20,30
domenica 20 gennaio ore 15,30 TEATRO ARIOSTO
UOMINI E CANI di e con Marco Paolini
Mercoledì 30, giovedì 31 gennaio ore 20,30 TEATRO VALLI
IL NIPOTE DI RAMEAU di Denis Diderot
regia Silvio Orlando
Venerdì 1, sabato 2 febbraio ore 20,30
domenica 3 febbraio ore 15,30 TEATRO ARIOSTO
ANTIGONE Ovvero una strategia del rito da Sofocle
regia Elena Bucci
Martedì 12, mercoledì 13 febbraio ore 20,30 TEATRO ARIOSTO
L'ULTIMO NASTRO DI KRAPP di Samuel Beckett
regia Robert Wilson
Mercoledì 27, giovedì 28 febbraio ore 20,30 TEATRO ARIOSTO
IL VENTAGLIO di Carlo Goldoni
regia Damiano Michieletto
Venerdì 8, sabato 9 marzo ore 20,30
domenica 10 marzo ore 15,30 TEATRO ARIOSTO
L'UOMO CHE NON CAPIVA TROPPO con Lillo e Greg
Spettacolo fuori abbonamento
Martedì 19, mercoledì 20 marzo ore 20,30 TEATRO VALLI
MURI prima e dopo Basaglia con Giulia Lazzarini
Martedì 26, mercoledì 27 marzo ore 20,30 TEATRO ARIOSTO
GIULIO CESARE di William Shakespeare
Giovedì 4, venerdì 5 aprile ore 20,30 TEATRO ARIOSTO
ROMEO E GIULIETTA di William Shakespeare
martedì 9, mercoledì 10 aprile ore 20,30 TEATRO VALLI
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ASCOLTARE LA MUSICA
L’ascolto è condizione tanto necessaria quanto ovvia della fruizione musicale. Tuttavia esistono infiniti modi per ascoltare, incluso quello distratto, che in effetti non è un ascolto reale.
Poiché non possiamo “chiudere le orecchie”, così come facciamo con gli occhi, e poiché il campo uditivo è una sfera onnidirezionale, la massa di suoni che quotidianamente ci raggiunge attraverso i mezzi più disparati è ininterrotta e sommergente. Se non compiamo un atto consapevole di scelta, questo paesaggio sonoro, per quanto multiforme, decàde nell’indifferenziato, nell’insignificanza del “rumore di fondo”.
La musica, al contrario, chiede attenzione, l’atto di volontà che la isola dall’ambiente sonoro, la sosta e il tempo necessari all’ascolto, la disponibilità a “entrare in contatto”. La musica chiede, in altre parole, non un mero recettore, ma un soggetto attivo.
La distinzione in realtà non è netta: molta musica non compie affatto tale richiesta per lasciarsi risucchiare nel rumore di fondo; e viceversa, dal paesaggio sonoro paiono a volte agglomerarsi suoni che balzano in primo piano e attraggono la nostra attenzione, quasi come opere scritte dal caso.
Tutto questo dovrebbe indurre in ciascuno un sospetto e una certezza.
Il sospetto che questo veicolo – il suono: altrettanto ordinario che meraviglioso –, contenga un grande, misterioso potere sugli uomini.
La certezza che la materia tanto è complessa e contraddittoria, quant’è avvincente e ricchissima.
Descrivere suoni, musiche, è come descrivere le nuvole: un’impresa pressoché impossibile. L’esperienza diretta (l’ascolto) è insostituibile, e tuttavia essa presuppone e innesca discorsi, riflessioni che sugli ascolti successivi si riverberano, modificandoli, in un circolo infinito.
In questa sede l’accento è posto sull’ascolto della musica come attività consapevole, capace di cogliere e penetrare i fenomeni e, infine, critica.
Una prospettiva che si apre all’ascolto tout court, senza qualificazioni, inteso come virtù relazionale e sociale.
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STRANE COPPIE
Ciclo di incontri-lezione sull’ascolto della musica per studenti del triennio delle scuole superiori
Il ciclo di incontri-lezione farà leva sui fondamenti tecnici, teorico-musicali e morfologici della musica in misura minima ma necessaria, esposti in modo tale da renderne la sostanza accessibile anche a chi non abbia alcuna alfabetizzazione musicale.
Tali basi metteranno l’uditorio in condizione di partecipare a percorsi di esplorazione della musica e del suono che, lungo determinati fili conduttori, manterrà l’ascolto come strumento principe, intrecciato al commento verbale e all’esemplificazione, anche visiva.
L’andamento comunicativo degli incontri-lezione si può definire, sui generis, “narrativo”: a metà strada fra racconto e conversazione, sorretto costantemente dall’ausilio di strumenti sonori, visivi e informatici. L’intervento a dialogo dei partecipanti è ben accetto, anzi incoraggiato.
Obiettivo è la comprensione delle strutture di base della musica e di come e quanto esse siano portatrici del suo potere espressivo, affettivo e sociale, in modi che non assomigliano ad alcun altra forma d’arte o linguaggio.
La musica colta occidentale sarà il crinale di questo percorso, ma non l’oggetto esclusivo. Essa verrà posta in relazione con altre espressioni musicali, pur mantenendo una centralità la cui motivazione non è alcun valore di presunta superiorità, bensì la pura e semplice posizione in cui, da europei, ci troviamo.
La famosa contaminazione dei linguaggi musicali travalica ampiamente l’àmbito tematico di questi incontri, tuttavia è un dato di fatto ineschivabile nel mondo globalizzato che verrà dato per scontato – senza scandalo e senza accondiscendenza.
Anche per queste ragioni, il ciclo non costituirà in alcun modo una piccola “storia della musica”, ma una serie di messe a fuoco su specifiche questioni dell’ascolto secondo un approccio sincronico e trasversale – che tuttavia a qualche appiglio storico farà giocoforza riferimento.
Le “strane coppie” di ciascun incontro – che volutamente accostano autori e musiche molto lontane fra loro nel tempo, nello spazio e nella concezione – non costituiscono l’argomento esclusivo degli incontri, ma gli estremi opposti di un percorso che toccherà altre tappe.
Programma
Eventuali aggiornamenti o modifiche ai contenuti non saranno di pregiudizio alla sostanza del progetto.
Durata indicativa delle lezioni: 1h 30’. Destinatari : massimo 60 studenti
1. martedì 20 novembre 2012, ore 11
Da Amadeus ai Radiohead, ovvero: I parametri della musica
2. mercoledì 5 dicembre 2012, ore 11
Da Vivaldi a Jimi Hendrix, ovvero: Figura, sfondo, linea, colore
3. giovedì 10 gennaio 2013, ore 11
Da Beethoven a Miles Davis, ovvero: La forma, il montaggio
4. venerdì 25 gennaio 2013, ore 11
Da Bach al Punk (passando dall’elettronica), ovvero: Ordine e caos
Luogo di svolgimento : Teatro Valli
Il progetto è a cura di Roberto Fabbi, musicologo e membro della direzione artistica della Fondazione I Teatri.
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TESSERA ZEROVENTISETTE
Dalla stagione 2010 parte in via sperimentale un progetto per camminare insieme con i ragazzi fino a 28 anni e favorire la loro partecipazione alle attività teatrali. Riduzioni su biglietti e abbonamenti, offerte speciali e promozioni.
Per rispondere alla richiesta crescente da parte dei giovani, che nella stagione conclusa in 30mila hanno partecipato a spettacoli, laboratori e attività didattiche.
Nella stagione appena conclusa della Fondazione I Teatri quasi 30mila tra bambini e ragazzi hanno partecipato ad uno o più delle attività proposte (spettacoli, progetti didattici e laboratori). Di questi, 7.368 hanno partecipato a spettacoli in stagione o dedicati alle scuole: il secondo miglior dato di sempre, con un + 1.865 rispetto all'anno passato.
Dati che parlano chiaro e che segnalano una forte richiesta da parte del pubblico più giovane di assistere a spettacoli dal vivo; per questo, Fondazione I Teatri e Fondazione Manodori, nella stagione 2010-2011, agevoleranno l'accesso al teatro del pubblico più giovane, sia tramite un'offerta artistica se possibile ancora più diversificata, sia tramite una politica di prezzi particolarmente vantaggiosi.
Da qui nasce la nuova tessera "ZeroVentisette", la cui idea di base è quella di camminare insieme. Fondazione I Teatri e Fondazione Manodori vogliono affiancare i giovani nel percorso verso l'età adulta. E lo fanno con la tessera che sarà attiva, in via sperimentale, a partire dalla stagione 2010-2011. Come una sorta di passaporto verso il mondo dello spettacolo, che nasce con il bambino, la carta vuole favorire la partecipazione dei giovani a tutte le attività teatrali, attraverso l'applicazione di riduzioni su abbonamenti e biglietti, offerte speciali e promozioni.
Si tratta di una tessera gratuita e non cedibile, che va rinnovata all'inizio di ogni stagione teatrale e che scade a fine stagione, con la quale il possessore può acquistare abbonamenti e biglietti per tutte le stagioni, ai prezzi ridotti, stabiliti annualmente dalla Fondazione I Teatri.
Per la Stagione 2010-2011 i possessori di "ZeroVentisette" potranno acquistare abbonamenti (1 per tessera) con sconto del 50% per tutte le stagioni (ad eccezione della I rappresentazione della stagione d'opera) e biglietti (1 per tessera per ciascuno spettacolo) con sconto del 30% per tutte le stagioni (ad eccezione della I rappresentazione della stagione d'opera). Per gli under 20 sono previsti biglietti a 10 euro in tutti i settori, in numero limitato e fino ad esaurimento della disponibilità.
La carta perderà validità automaticamente al termine della stagione in cui il possessore compirà i 28 anni.
Periodicamente e su diverse tipologie di spettacolo, verranno proposte a mezzo internet, posta elettronica, messaggistica SMS promozioni speciali di durata limitata e rivolte esclusivamente ai possessori della tessera ZeroVentisette.
Una volta ottenuta la tessera, che sarà disponibile alla Biglietteria della Fondazione I Teatri e verrà consegnata dopo avere compilato il modulo apposito, scaricabile anche on line (per i minorenni serve una firma di un genitore), si potranno acquistare i biglietti sia direttamente in biglietteria, sia telefonicamente, comunicando il numero della tessera, sia on line. Ovviamente, i possessori della tessera avranno agevolazioni per gli spettacoli programmati dalla Fondazione I Teatri e che si svolgeranno nei Teatri Valli, Ariosto e Cavallerizza. I ragazzi, quando presenteranno il loro biglietto, o abbonamento, in teatro dovranno esibire anche la "Zeroventisette".
Non è possibile fare la tessera nelle sere di spettacolo.
"Zeroventisette" vuole migliorare la comunicazione con il pubblico giovanile, consolidare nei giovani la consapevolezza dello spettacolo dal vivo come momento importante dell'offerta culturale; il bene comune rappresentato da I Teatri della Città e della Provincia.
I Teatri | modulo |
LA NUOVA TESSERA PER I GIOVANI DI FONDAZIONE MANODORI E TEATRI
"Finalmente domenica”, in collaborazione con Banco S.Geminiano e S.Prospero e Teatri, riparte con il secondo ciclo da domenica 22 gennaio 2012, ore 11. Il primo appuntamento è con la giornalista e scrittrice Concita De Gregorio. Ingresso libero, fino ad esaurimento della capienza della Sala degli Specchi. Dalle 10 caffetteria e bookshop aperti.
DATI TECNICI E ORGANIZZATIVI:
CATEGORIA: Teatro d’attore
DURATA: 50 minuti
DESTINATARI: 11 - 18 anni
DATE DISPONIBILI: 12 , 13, 14, 15 marzo 2013, Teatro Piccolo Orologio, via Massenet 23, Reggio Emilia (100 posti)
Orario indicativo 10.30-11.30
BIGLIETTO:
4 € a ragazzo
Insegnanti accompagnatori, ingresso gratuito
Il professore responsabile raccoglie i soldi dalla classe e salda in biglietteria il giorno dello spettacolo (arrivare 15 min prima)
Lo spettacolo è adattabile anche a contesti non necessariamente teatrali e può essere rappresentato in ambienti scolastici (aula magna, auditorium, palestre, ecc) in date da concordare. (minimo 100 ragazzi)
Convenzione trasporti MaMiMò - GaspariViaggi
Info e Contatti:
Rosaria Cuomo, 366 6145695, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.